Trentino campione

18.05.2015 14:31 di Alessandro Pizzuti Twitter:    vedi letture
Fonte: corsport
Trentino campione

Le protagoniste della stagione avrebbero dovuto essere altre. La Lube campione d’Italia, la nuova Modena rampante lanciata dalla convincente affermazione nella Coppa Italia di gennaio a Bologna (battendo in finale proprio i trentini), forse Perugia, nonostante la squadra a disposizione del tecnico Grbic presentasse qualche lacuna, confermata poi dal campo. Nella considerazione generale, solo dopo questi tre club, veniva la Energy T.I. Trentino. Nonostante il rientro alla base della coppia bulgara (Stoytchev in panchina, Kaziyski in campo) che era stata alla base del primo ciclo vincente, quello in cui si era esaltato il cubano natralizzato, Osmany Juantorena, e l’azzurro Birarelli aveva scoperto di essere un campione tra campioni. La realtà poi ha invece raccontato una storia diversa, perchè la cultura anche esasperata, ma redditizia, del lavoro coniugata quotidianamente da Radostin Stoytchev, ha fatto pian piano crescere la squadra. In un clima più sereno e con minori pressioni, perchè nessuno chiedeva miracoli in questa stagione, Trento ha invece preso progressivamente consapevolezza dei propri mezzi, risultando la più continua in campionato, non a caso concluso al primo posto nella regular season. 

    Perfino la sconfitta nella finale di Coppa Italia si è rivelata una tappa importante da mettere nel bagaglio di esperienze stagionali di un gruppo che strada facendo ha lanciato giovani del vivaio trentino come Nelli e Giannelli, e trovato in Djuric un’alternativa pesante a Nemec. Importante la crescita del nucleo italiano: il libero Colaci, il capitano Birarelli, ma soprattutto Pippo Lanza, cresciuto all’ombra di Juantorena, gran lavoratore in palestra.
    E quello che mancava al Trento di partenza, Stoytchev l’ha aggiunto promuovendo definitivamente Giannelli in regia al posto del polacco Zygadlo, e ritrovando Djuric. Fatto sta che quando sono iniziati i play off, molti avevano corretto il tiro del pronostico, iniziando ad accreditare Trento di migliori e più realistiche possibilità di scudetto. Una tappa fondamentale si è rivelata la finale della Cev Cup, la vittoria di Pirro ottenuta a Mosca. Coppa volata via al Golden set, ma la sensazione, o meglio la certezza, dell’avvenuto salto di qualità: il modo in cui Kaziyski e compagni sono andati a vincere in casa della Dinamo ha rivelato la vera forza della squadra, confermata dai due 3-0 finali inflitti al Modena e dal meritatissimo quarto scudetto.