Modena batte Trento e alza la coppa Italia

12.01.2015 09:44 di  Alessandro Pizzuti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Repubblica
Modena batte Trento e alza la coppa Italia

Modena conquista l'undicesima coppa Italia della sua storia. In finale la formazione allenata da Lorenzetti piega 1-3 (19-25, 19-25, 25-23, 12-25) Trento. Il nuovo corso della società emiliana, iniziato nel 2013 con l'avvento del presidente Catia Pedrini, porta in bacheca un trofeo che ormai mancava da diciassette anni, dalla stagione 1978/1979. La città di Modena, a lungo capitale della pallavolo italiana, in serie A ininterrottamente dal 1968 e vincitrice di undici scudetti (l'ultimo agli inizi anni Duemila sempre con Lorenzetti in panchina), torna a festeggiare e si candida a diventare la squadra spettacolo della SuperLega. Per quanto riguarda la finale contro Trento, Modena tiene sempre sotto controllo gli avversari. I dolomitici provano a rientrare nel match solo nel terzo set vinto grazie alle invenzioni, soprattutto dalla linea dei nove metri, dei suoi campioni. 

Per il resto successo meritato da parte dei canarini, formazione che gioca a memoria imprevedibile, attenta in difesa, precisa in attacco e concreta a muro. E così coach Lorenzetti si coccola i suoi ragazzi. Serata straordinaria per Earvin Ngapeth, migliore in campo, autore di 17 punti (74 per cento in attacco, due ace e un muro) e tanti colpi di grande classe. Il ventiquattrenne (da compiere il prossimo febbraio), considerato genio e sregolatezza di questo sport, è il vero trascinatore del gruppo. Gruppo che trova nella regia di Bruno la fonte del gioco. Tutto il potenziale offensivo offre una prestazione super: Petric chiude con 20 punti top scorer, tre muri e un ace una due giorni da protagonista assoluto, Vettori (13 punti, un ace e un muro) in finale sbaglia poco e i centrali Piano (9 punti, due muri e un ace) e Verhees (8 punti e due muri) si equivalgono. Viceversa Trento non appare mai in grado di prendere in mano la partita. In questo weekend soffre tanto Kaziyski, nonostante qualche giocata da campione, che in attacco non è puntuale: per lui stasera 11 punti, tre ace e un muro ma tanti passaggi a vuoto che sono costati cari alla capolista della SuperLega. A completare la debacle, oltre alle indecisioni del bulgaro, ci sono da aggiungere la discontinuità di Lanza (12 punti e tre ace) e la serata storta dell'opposto Nemec, sostituito dal giovane prodotto del vivaio Nelli (9 punti, due muri e un ace). Tutto questo non aiuta il palleggiatore Zygadlo che ben presto viene a trovarsi senza punti di riferimento. 

In avvio di partita primo set equilibrato e squadre che giocano punto a punto. Nella fase centrale Modena si esprime meglio, la squadra allenata da Lorenzetti mette a regime attacco, difesa e muro. Punto debole rimane la battuta con sette errori, tanti per una formazione che dalla linea dei nove metri ha ben altre percentuali. Allora nel rush finale l'allenatore emiliano getta nella mischia, proprio con il compito di aiutare i compagni al servizio, l'opposto Casadei. L'esperto giocatore ricambia la fiducia accordata con una serie di battute vincenti oppure che mettono in difficoltà la ricezione trentina. Mentre i colpi estratti dal cilindro di Ngapeth completano l'opera. Nel secondo set non arriva la reazione di Trento. Anzi la squadra dolomitica è confusionaria e non trova le giuste soluzioni offensive. E visto che in attacco la Diatec fatica (Lanza e Kaziyski hanno percentuali basse), Stoytchev mette mano alla panchina e manda sotto rete il giovane Nelli al posto di Nemec. Il regista Zygadlo non trova punti di riferimento e la squadra ne risente. Modena continua a giocare in scioltezza e sotto la spinta dei suoi uomini migliori raggiunge il doppio vantaggio. A metà del terzo parziale per Trento comincia un'altra partita. Modena non assesta il colpo del ko, anzi si innervosisce e permette ai dolomitici di rientrare in partita. La Diatec mette pressione ai ragazzi emiliani, merito soprattutto del servizio e degli attacchi di Lanza e nel finale punto a punto di due ace decisivi di Kaziyski. Il quarto set è un monologo di Modena che domina in ogni fondamentale. Su Trento pesa l'espulsione dell'allenatore Radostin Stoytchev, anche se arrivata quando la partita era ormai segnata.