Soccer-Derby della capitale: Maradona jr nella Lazio

12.07.2013 23:59 di Alessandro Pizzuti Twitter:    vedi letture
Fonte: Piergiorgio Bruni - LEGGO
Soccer-Derby della capitale: Maradona jr nella Lazio

 Un derby per cuori forti e nervi saldi. Una stracittadina, quella in programma domani alle 18.30, che si preannuncia già decisiva per la conquista dello scudetto.

E’ Roma-Lazio il clou della 3ª tappa del Super Eight Beach Soccer Tournament, il torneo di calcio su spiaggia organizzato da Officina Italiana con la collaborazione di Paddy Power, che va in scena ad Ostia da oggi fino a domenica. Le due romane, prime in classifica e a punteggio pieno, si affrontano sulla spiaggia del lido Hakuna Matata in un match senza appello.
Chi vince va in fuga, chi perde si ridimensiona. Non esiste il pareggio: il regolamento non lo prevede. In caso di parità alla fine dei tempi regolamentari prima si gioca l’extratime e poi, eventualmente, tocca ai calci di rigore decidere le sorti della sfida. Entrambe le squadre ci credono e hanno tutte le carte in regola per regalarsi una serata da sogno.
Lo spogliatoio giallorosso, guidato da capitan Carotenuto e impreziosito dalla presenza delle stelle sudamericane Salgueiro, Hilaire (l’attuale capocannoniere del Super 8 con 12 reti) e Juninho, è in fermento. Nessuno si sente favorito ma trapela un cauto ottimismo. Le bocche sono serrate e i pensieri, per scaramanzia, abbandonano temporaneamente la stracittadina e volano all’esordio di oggi, alle 18, contro il Bari. Non è da meno la Lazio (questo pomeriggio, alle 19, se la vedrà con l’Inter), la vera sorpresa del Super Eight 2013.
I ragazzi di mister Sabalino sono un rullo compressore: 31 gol fatti e 13 subiti in 6 apparizioni. Numeri importanti che danno la dimensione di un gruppo solido che può contare sulla bravura di Diego Armando Maradona Junior, il figlio del fuoriclasse argentino. Grazie alle sue giocate, i biancocelesti hanno scalato rapidamente la vetta e acceso l’entusiasmo degli appassionati. «Siamo in testa – ha spiegato recentemente il numero 10 partenopeo – e ci interessa vincere, non partecipare. Come capitano, sono al servizio dei compagni e il derby sarà un ulteriore stimolo a far bene».